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Si potrà scegliere un giorno in cui mandare a scuola il figlio per capire meglio le materie degli undici indirizzi dell'istituto.
Asola. La stagione degli open day scolastica è alle porte. Nell'ottica della promozione dei singoli istituti, il Falcone di Asola e Gazoldo degli Ippoliti lancia, per il secondo anno consecutivo, l'iniziativa "prenota il banco in classe". Ogni famiglia può, infatti, riservare una mattina di lezione in classe, accedendo e prenotando sul sito dell'Istituto.
«L'idea è quella di avvicinare le famiglie e i figli alla scuola - racconta il dirigente Giordano Pachera che, due anni fa, ha lanciato l'idea - e allo stesso tempo avvicinare l'Istituto alle esigenze di chi vuole toccare con mano la nostra scuola». Un lavoro di promozione dell'Istituto che vede coinvolto anche il neonato corso di Grafica che crea il manifesto pubblicitario e che ha gestito, sul sito, lo spazio per l'iscrizione. «Un lavoro grafico importate che vede in prima linea Stefano Lastrucci - spiega Pachera - e che l'anno scorso ci ha visto premiati con un boom, in poche ore, di iscrizioni on line per prenotare il banco in classe».
Un'operazione, dunque, che ogni singola famiglia può eseguire, per il proprio figlio, in autonomia. «Quest'anno, dopo il successo del primo esperimento, apriremo le iscrizioni il 7 gennaio e abbiamo previsto dei posti sia per i licei, sia per gli istituti tecnici che per i corsi professionali. Asola e Gazoldo, in totale, offrono undici corsi di studio di cui quattro liceali, tre tecnici e quattro professionali. In ognuno di questi corsi, dunque, si può prenotare un banco in classe e faremo in modo che ogni ragazzo e ogni ragazza stiano in aula in una giornata in cui possano far lezione nelle materie d'indirizzo».
Prenotato il banco, insomma, la scuola contatterà le famiglie e concorderà il giorno in cui si andrà in classe e «per quella mattina, i ragazzi e le ragazze delle medie saranno parte integrate della classe» conclude Pachera.Nel mentre, la scuola si prepara per l'open day di sabato 23 novembre, in entrambe le sedi (quella di Asola e di Gazoldo), dalle 15 alle 18 (gli altri due open day sono previsto per sabato 14 dicembre e sabato 18 gennaio).
-Luca Cremonesi
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L’istituto Falcone di Asola punta sulla lettura «Arricchiamo la biblioteca con autori attuali»
L’istituto Falcone di Asola ha partecipato per il terzo anno al progetto #Ioleggoperchè promosso dall’Associazione Italiana Editor. L’iniziativa ha coinvolto undici ragazzi dalle classi seconde alle quinte seguiti dalle professoresse di lettere Alessandra David, Agnese Bolzoni e Giulia Tartaglia. Per due giorni, venerdì 25 e sabato 26 ottobre, nelle librerie TecnoDue di Asola e Mondadori di Lonato al centro commerciale Il Leone, gli studenti hanno incontrato i clienti dei due punti vendita. Obiettivo: farsi donare alcuni libri di recente pubblicazione.
L’iniziativa ha avuto successo. Il bottino è stato di 48 testi. «Siamo contenti del risultato. Lo scorso anno ci eravamo fermati a 35. Lo scopo è quello di arricchire la biblioteca scolastica che ha ora tremila testi - spiega David - Vogliamo renderla più fruibile partendo proprio dai libri. Quelli che abbiamo sono un po’ datati. Vogliamo rendere accattivante la lettura offrendo titoli differenti di autori attuali. In futuro vorremmo intervenire anche sull’arredo della biblioteca per renderla visivamente più piacevole, ma al momento è solo un’idea».
I ragazzi avevano preparato una lista di libri dal prezzo contenuto, ma i clienti potevano scegliere liberamente cosa regalare alla scuola. E chi ha deciso di contribuire all’iniziativa, ha lasciato anche una dedica. «Ci sono stati interessanti confronti con clienti di tutte le età - commenta David - Chi entrava nel punto vendita parlava con i ragazzi e consigliava letture legate al genere preferito». Quattro libri sono stati poi donati direttamente dagli studenti. La II BSA e la V AES hanno promosso una colletta di classe acquistando due libri a sezione. Tra gli autori scelti, Ciconte e Camilleri.
E il Falcone punta sulla lettura non solo con l’iniziativa #Ioleggoperchè, ma anche dando vita a diverse iniziative come gli incontri con l’autore o il progetto Read More: venti minuti di lettura durante le lezioni non solo di italiano ma di qualsiasi disciplina.
Barbara Rodella
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Edizione numero 27 dell’Acerbi: prima della cerimonia l’incontro con gli studenti. L’autrice di “Una nuova epoca”:
«Ricordo e microcosmo temi centrali del libro»
CASTEL GOFFREDO. Alla scrittrice danese Ida Jessen è stato consegnato a Castel Goffredo il XXVII premio letterario Giuseppe Acerbi al termine della cerimonia di gala, che si è svolta il 9 novembre nella sala consigliare di piazza Mazzini.
Padroni di casa della prima edizione senza l’avvocato Piero Gualtierotti, anima del premio in tutti questi anni, la presidente del premio Simona Cappellari con la segretaria Susanna Colognesi, il sindaco Achille Prignaca e la consigliera provinciale delegata alla cultura Francesca Zaltieri, oltre alla presidentessa della giuria scientifica Francesca Romana Paci e al direttore della rivista letteraria "Quaderni" Giorgio Colombo.
Da sempre la consegna del premio è legata a giornate intense per l’ospite che incontra gli studenti e le studentesse delle scuole di Castel Goffredo, Asola, Castiglione e Mantova. «Una bella emozione incontrare gli studenti - afferma Jessen, accompagnata dal suo traduttore Bruno Berni - perché ho visto molto interesse. Gli insegnati hanno fatto un ottimo lavoro e molte sono state le domande che mi hanno rivolto i piccoli e grandi. Mi sono commossa».
La cerimonia inizia con gli interventi musicali del duo Davide Caldognetto(chitarra) e Rita Gelmetti (voce). Il ricordo e il lungo applauso per Gualtierotti è affidato a Simona Cappellari, che saluta in sala la moglie e la figlia: «Sarà sempre con noi come guida e mentore». Ogni anno il premio esplora le letterature del mondo e nel 1993, quando nacque questa avventura, fu premiato Wole Soyinka e da allora si è fatto più volte il giro del Mondo. «Non può esistere un economia senza cultura o una cultura senza economia pertanto, per la sostenibilità del premio, si promuova sempre quell’interscambio non solo accademico-letterario ma anche produttivo-commerciale per il benessere e il benestare delle nostre imprese e della nostra comunità», ha detto il sindaco Prignaca nel suo saluto iniziale.
Jessen vice il Premio Acerbi con il romanzo “Una nuova epoca” (Scritturapura), tradotto dal danese da Bruno Berni che si occuperà, per tutta la cerimonia, anche di tradurre le parole della scrittrice. Classe 1964, la Jessen è cresciuta nello Jutland centrale, a Thyregod Sogn, dove è ambientato il romanzo. Ha debuttato come scrittrice nel 1989. In "Una nuova epoca", pubblicato nel 2016, l’autrice rivolge lo sguardo al passato presentando al lettore un ritratto del destino di una donna e di una città di provincia all'inizio del XX secolo.
«Il microcosmo e il ricordo sono temi centrali nella mia opera - ricorda Jessen - e in questo romanzo sono i due grandi pilastri sui quali ruota la storia. Non ho intenzione di abbandonare questi temi che sono decisivi per la mia narrativa». Quanto al dualismo fra letteratura gialla (il boom dei nordici) e quella realistica, Jessen afferma che «ognuno di noi si occupi di raccontare la realtà da diversi punti di vista. È un bene che ci siano tanti generi letterari e che si possa raccontare la nostra realtà con sfaccettature diverse».
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Il Falcone High School Choir and band nasce nel 2013 come progetto del Falcone di Asola. La finalità è quella di educare gli studenti e le studentesse, attraverso un’esperienza di musica corale e strumentale, non solo alla musica, al ritmo e all’ascolto, ma anche alla conoscenza ed espressione di se stessi, alla collaborazione e alle relazioni positive. Dal 2013 il Falcone High School Choir and band anima le feste di Natale e di fine anno dell’Istituto e si esibisce in concerti in occasione di alcune ricorrenze (Natale, Santo Patrono, 2 giugno) rivolti alla cittadinanza. Con l'arrivo del dirigente Giordano Pachera nel 2016 il progetto cresce. «I ragazzi e le ragazze possono usare la scuola come luogo dove trovarsi e fare musica - afferma Pachera - ed è belle vedere come sia nato uno spirito di gruppo che vede superare anche personalismi e il divismo dei singoli». Il gruppo - nel quale militano studenti e studentesse che suonano in gruppi, che frequentano scuole di musica, o che sono autodidatti - si sviluppa e cominciano le collaborazioni.
Fra queste anche “Fare memoria” dedicato alla Prima Guerra Mondiale, “Parole e musiche di libertà” e "Ritratti" dedicati alle vittime di mafia. I docenti che coordinano il progetto sono Saba Mainardi, Emanuele Paoloni e Cristina Agazzi aiutati da Angela Parti per la corale.
L.C.
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ASOLA. Oggi il filosofo della scienza Giovanni Boniolo incontra gli studenti dell’istituto Falcone.
L’incontro fa parte del ciclo nazionale La Scienza a Scuola 2019 di Zanichelli. La quinta edizione dell’iniziativa porta oltre 50 ricercatori nelle scuole di diverse regioni italiane per raccontare a studenti e insegnanti le storie di chi lavora alle frontiere della ricerca.
Sono storie che comunicano passione per la scienza e spiegano cosa stiamo per scoprire in matematica, fisica, chimica, biologia e medicina con particolare attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Il pensiero critico, se correttamente usato, può essere usato quale antidoto contro i ciarlatani e contro gli imbonitori. Di questo parlerà Boniolo nell’incontro “scienza e irrazionalità”. —
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