Chi è l'Animatore Digitale?
Con il Piano Nazionale Scuola Digitale è stata introdotta una figura strategica, prevista e definita dalla legge di Riforma (La buona scuola), che affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) nella pianificazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale. A ciascuna Scuola verrà affidato un budget di 1.000 euro all’anno, vincolati agli ambiti attività - che descriveremo più sotto - che l’Animatore digitale sarà incaricato di gestire.
L'animatore digitale è, in sintesi, un docente di ruolo, con spiccate capacità organizzative, che avrà il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza. Si tratta di circa 8.500 insegnanti, uno per ogni istituto del nostro Paese, che sono chiamati ad organizzare attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD; a individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, etc.); a lavorare per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i protagonisti del mondo dell'istruzione, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli studenti.
Che cosa fa l'Animatore Digitale?
Il campo operativo dell’Animatore digitale riguarda tre ambiti che diventeranno parte integrante del POF della scuola:
a. Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
b. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
c. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa.
Doc. prof.ssa SABA MAINARDI
Doc. Giorgio Ressi
Doc. Luciana Martinelli
Doc. Paola Marconi
Amm. Cinzia Alberti
At. Sig. Francesco Ozzimo