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Come rendere viva la memoria storica in un’epoca dominata dall’immediatezza del presente e da un susseguirsi di notizie che escludono la riflessione?

La Storia passa anche sulle strade che percorriamo ogni giorno andando al lavoro o a scuola, dobbiamo solo abituarci a riconoscerne i segni. Il cippo che ricorda tre giovani partigiani uccisi , la targa che commemora l’eccidio di un’intera famiglia o i fori delle pallottole ancora impressi nel muro di una casa.

Seguendo queste tracce il gruppo di studenti dell’Istituto “Giovanni Falcone” di Asola, che partecipa al progetto pomeridiano Pagine, voci e volti resistenti, martedì 31 gennaio ha ripercorso strade e luoghi della Resistenza mantovana, ricostruendo in particolare i fatti di cui sono stati protagonisti i gruppi partigiani attivi ad Asola e nei paesi limitrofi. Attraverso la partecipata narrazione degli studiosi di storia locale, Maurizio Uggeri e Luciano Sassi, hanno rivissuto i fatti tragici degli ultimi giorni dell’aprile 1945 quando, a guerra ufficialmente conclusa, nelle nostre campagne soldati tedeschi in fuga e fascisti commettevano gravi atti di violenza anche su civili inermi. Accolti inizialmente presso il ponte di ferro di Isola Dovarese dal sindaco, gli studenti hanno potuto vedere il luogo della fucilazione di tre giovani partigiani, la cascina Mariotti in località Fontanella Grazioli, dove l’intera famiglia venne trucidata, per concludere, giunti ad Asola, con la Ca’Nova, dove i partigiani hanno avuto la meglio su un gruppo di tedeschi rifugiati nella cascina.

Dopo questa esperienza i docenti responsabili del progetto sono sempre più convinti che voci e volti della storia possono ancora parlarci attraverso i luoghi e grazie ai racconti di chi con passione cerca di preservare la memoria storica. 

 

 

Ponte di ferro a Isola Dovarese

Prof.ssa Agnese Bolzoni

 

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